Le oltre 30 onlus aderenti a Fnatc, La Rete e Vi.Ve scrivono al Ministro della Salute Balduzzi: pper la tutela delle persone con esiti di coma, in Stato Vegetativo e mnima coscienza: “Concentrarsi solo sulla Sla crea divisioni e iniquità, serve un deciso intervento in Parlamento”
Grande preoccupazione per i tagli al sociale e per la “reiterata definizione” di fondi per la Sla, vanno trovate risorse anche per le migliaia di persone in stato vegetativo che “vivono in condizioni di estrema disabilità”. È quanto esprimono le oltre 30 associazioni aderenti a Fnatc (Federazione nazionale associazioni trauma cranico), La Rete (Associazioni riunite per il trauma cranico e le gravi cerebrolesioni acquisite) e Vi.Ve (Vita vegetativa), nella lettera inviata al ministro della Salute Renato Balduzzi e, per conoscenza, al presidente del Consiglio Mario Monti, al ministro dell’Economia Vittorio Grilli, all’onorevole Giancarlo Giorgetti (presidente della commissione Bilancio alla Camera), al senatore Antonio Azzolini (presidente della commissione Bilancio al Senato), al senatore Antonio Tomassini (presidente della commissione Sanità al Senato) e all’onorevole Giuseppe Palumbo (presidente della commissione Affari sociali alla Camera).
Nell’accogliere con soddisfazione la nascita di un “Tavolo di lavoro per l’assistenza alle persone in stato vegetativo e minima coscienza” promosso presso il ministero della Salute, le associazioni si dicono allarmate per i tagli al Fondo sociale e per la proposta di istituire “fondi per la Sla e le gravi disabilità”, in discussione al Parlamento con la legge di stabilità.
“Concentrare l’attenzione del fondo solo a questa patologia crea divisioni tra le associazioni e nell’opinione pubblica un clima di sconcerto e iniquità sociale – scrivono Gian Pietro Salvi (presidente di La Rete), Paolo Fogar (presidente di Fnatc) e Rosaria Elefante per l’associazione Vi.Ve –. Sono migliaia le persone che in Italia vivono una condizione di stato vegetativo prolungato e di minima coscienza per una grave cerebrolesione acquisita, che si stima colpisca 150mila italiani all’anno”. “Alle persone con una grave cerebrolesione acquisita – continuano – si aggiungono i loro familiari, che affrontano con disperazione e spesso in solitudine una situazione diventata economicamente insostenibile”.
Per questo le associazioni chiedono al ministro Balduzzi di applicare e sostenere con specifici progetti e fondi dedicati le “Linee guida sugli stati vegetativi e di minima coscienza” ratificate nel maggio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni, e lo sollecitano a un “deciso e autorevole intervento in Parlamento per rilanciare i fondi per il sociale con una attenzione dedicata alle gravi cerebrolesioni e alle persone in stato vegetativo e di minima coscienza”.
Le oltre 30 associazioni aderenti a Fnatc, La Rete e a Vi.ve, riconosciute negli ultimi anni dal ministero della Salute, lo scorso 7 ottobre hanno stretto un patto di alleanza con la “Conferenza nazionale di consenso delle associazioni” svoltasi a Bologna nel corso della quindicesima “Giornata nazionale dei risvegli” promossa dall’associazione Gli amici di Luca sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica. Nella Conferenza di consenso sono stati stabiliti indicatori di qualità condivisi tra mondo sanitario e associazionismo e si è invitato il mondo politico a una maggiore responsabilità nel rapporto tra Governo centrale e Regioni.
Aderiscono a Fnatc (Federazione nazionale associazioni trauma cranico): associazione Amici di Oscar; Associazione traumi encefalici; Gli amici di Daniela onlus; Aads associazione Amici di Samuel onlus; associazione Itaca; Associazione per andare oltre; associazione Silenzio e vita; Associazione traumatizzati cranici Brescia; Genitori de la nostra Famiglia; Samudra insieme onlus; associazione Amici di Simone; associazione Brain; Brain family Treviso onlus; Daccapo; Amici dei traumatizzati cranici; Associazione traumi cranici Reggio Emilia e Modena; Associazione traumi di Parma Casa azzurra; Associazione traumi Ferrara; Associazione gravi cerebrolesioni acquisite Grosseto; Atracto Associazione traumi cranici toscani; Aucla Associazione umbra cerebrolesioni acquisite; Associazione marchigiana traumatizzati cranici Andrea; associazione Risveglio; Amici dei cerebrolesi onlus; associazione Novavita; Arrce Associazione risveglio e riabilitazione Cefalù onlus; Associazione sarda traumi cranici.
Aderiscono a La Rete (Associazioni riunite per il trauma cranico e le gravi cerebrolesioni acquisite): Gli amici di Luca onlus; Rinascita e vita; Arco 92; Amici di Ale; Aatc Associazione amici traumatizzati cranici