È ricominciato “Webenessere”“ il progetto promosso da “Gli amici di Luca” con il sostegno della Regione Emilia-Romagna” una serie di esercizi motori adattati, realizzati da istruttori e rivolti alla popolazione fragile e disabile dimessa dalla Casa dei Risvegli Luca De Nigris e dal territorio. Si tratta di training di attività motoria da replicare direttamente a casa e nei luoghi fisici di svolgimento dell’attività sportive (attività fisica adattata e paralimpiche scelte direttamente dalla persona in accordo con il personale sanitario).Il progetto fa dello sport lo strumento di risocializzazione, benessere e miglioramento della salute psicofisica, offrendo occasioni di sport e socialità che possono superare qualsiasi barriera e limiti. Il progetto, è promosso con l’Azienda Usl di Bologna, il CUSB Bologna e il Comitato Italiano Paralimpico (con i quali l’associazione collabora da tempo avendo contribuito ad istituire il primo Sportello di avviamento all’attività fisica adattata) e il Csi, (Centro Sportivo Italiano). L’iniziativa si è arricchita del corso “Yoga e meditazione a raggi liberi” realizzato in collaborazione Patrizia Saccà (ideatrice e maestra dello Yoga a Raggi Liberi). Sono previsti 10 incontri gratuiti aperti a tutte le persone con disabilità, ai loro caregiver e a tutti i volontari e operatori socio-sanitari che vorranno conoscere questa innovativa disciplina per il corpo, la mente e l’anima. Le lezioni si svolgono in «diretta» sulla piattaforma ZOOM. Per avere maggiori informazioni ed aderire all’iniziativa potete scrivere una mail a: progettosport@amicidiluca.it, sportadattato.cip@gmail.com.
In definita questa iniziativa sopperisce la mancanza di contatto diretto. Ma perché WEBENESSERE? Come scrive Francesca Natali coordinatrice delle attività sportive per Gli amici di Luca: “WE, come noi, una comunità di supporto e affetto,WEB, come strada per incontrarci comunque, BENESSERE, come azione di attività motoria dopo il coma”.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di promuovere lo sport quale strumento per favorire azioni di integrazione sociale e di aggregazione tra soggetti disabili e normodotati e promuovere il perseguimento di un corretto stile di vita e diffondere la cultura della salute. E, per dirla con un detto caro alle attività paralimpiche ma che ben si adatta anche in questo periodo di pandemia: “Dove non arriva il corpo arriva la mente, dove non arriva la mente arriva lo spirito”.