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Un fiore da Luca 2024 PDF Stampa E-mail

per ricordare chi non c’è più

Domenica 14 gennaio 2024, dalle 9.30, al cimitero di Borgo Panigale torna l’iniziativa organizzata da Gli amici di Luca per ricordare chi non c’è più


Torna domenica 14 gennaio dalle ore 9.30 al cimitero di Borgo Panigale (via Marco Emilio Lepido 60) l’iniziativa “Un fiore da Luca per ricordare chi non c’è più”, promossa dall’associazione Gli amici di Luca. con il patrocinio di Bologna, Servizi cimiteriali, per ricordare Luca De Nigris che a 16 anni, dopo l’Epifania, l’8 gennaio del 1998 non si svegliò. A lui è dedicata la Casa dei Risvegli di Bologna. Alle persone che verranno al cimitero verrà regalato un fiore (gerbera), fino ad esaurimento, un fiore che vuole essere un gesto di speranza, un dono di qualcuno per qualcuno.

Luca a 16 anni, dopo l’Epifania, nel 1998 non si svegliò. A lui, per iniziativa di Fulvio De Nigris e Maria Vaccari, è dedicata la Casa dei Risvegli, struttura pubblica dell’Azienda Usl di Bologna che quest’anno il 7 ottobre festeggerà i vent’anni. Domenica ci sarà anche un microfono aperto al quale potrà accedere chi vorrà venire quella mattina per ricordare un proprio caro e condividere pensieri e vissuti (preferibile iscriversi con una mail a

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DICHIARAZIONE DI FULVIO DE NIGRIS

Tutto partì da Luca che è sempre con noi. Luca ci ricorda quotidianamente il nostro impegno nei confronti delle persone con esiti di coma e delle loro famiglie. Lui è nello sguardo di queste persone, nei loro desideri, nelle loro speranze, in quello che per lui e andato perduto ma ancora possibile recuperare per chi ogni giorno vive la lunga difficile battaglia per la ripresa della vita. Noi siamo convinti di questo e del ruolo, nostro come di tanti, di “familiari esperti” che sostengono nella forza propulsiva dei tanti volontari e nell’impegno degli operatori, sanitari e non, nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris dell’Azienda Usl di Bologna.

La vicenda di Luca insegna anche questo: che il dolore non è mai chiuso in se stesso, che l’emotività e l’umanità non è mai isolata ma che è possibile farla interagire con professionalità diverse in una forma di alleanza terapeutica che, nei rispettivi ruoli, rafforza l‘obiettivo comune. Ma questo non vale solo per noi e per Luca, ma vale per tutti.

“Un fiore da Luca” lo proponemmo lo scorso anno e riscosse molta attenzione. Domenica 14 gennaio, verrà regalato un fiore (una gerbera, che è associata a un sentimento di affetto e tenerezza) fino a esaurimento, alle persone che verranno al cimitero per ricordare un proprio caro. Il senso di questa iniziativa vuole essere un gesto di speranza (perché in fondo siamo un dono di qualcuno per qualcuno) ma anche una carezza per quanti hanno perso una persona cara. Vogliamo provare a riscaldare un dolore che cerca quotidianamente di mettere insieme la perdita e la presenza. Il “dove sei” con il “sento che ci sei” e il cammino di quel percorso che indica il mistero del “dove andrò”.

Quest’anno poi cerchiamo di rilanciare. Invitiamo chi vorrà, se vorrà, a venire a ricordare, a farci conoscere o riconoscere qualcuno, a voler condividere in “Due minuti per te” pensieri, azioni, presenze, vissuti. Allestiremo un piccolo corner, stenderemo una semplice moquette, la stessa che in ottobre in Piazza Maggiore ha fatto vivere lo yoga nella “Giornata dei risvegli in piazza”. Non sarà facile. Perché c’è chi vuole ricordare e chi vuole dimenticare, vivere nel privato i propri sentimenti che hanno però una ricchezza che può servire alla comunità. L’ho vissuto recentemente con la perdita di una cara amica che frequentavo poco ma che, come tutti gli amici, sentivo molto vicina. Alla Certosa, nell’ultimo saluto, la spontaneità, l’affetto, la sorpresa del ricordo di parenti e amici ha reso quel momento di una tale intensità che ha dato a tutti i presenti una energia che sarà stata utile anche nei giorni a venire. Perché, prima di quel momento, che arriverà per tutti, c’è sempre il desiderio di cercare di fare pace con la morte, anche se questo sembra impossibile.

 
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