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TESTIMONI DI UN RISVEGLIO: A FIRENZE FEDERICA CUCCHI RACCONTA IL SUO COMA PDF Stampa E-mail
Verrà presentato Lunedì 3 febbraio ore 17 a Firenze nella Biblioteca Villa Bandini (via di Ripoli, 118 - via del Paradiso, 5), il primo libro di Federica Cucchi, intitolatoTestimoni di un risveglio (Alberto Perdisa Editore, 2013, “Gli Amici di Luca Storie”), ove l’autrice racconta la propria esperienza di coma, attraverso le testimonianze dei propri cari e di quanti le sono stati vicini. Interverranno Fulvio De Nigris direttore del Centro Studi per la ricerca sul Coma di Bologna e Maria Vaccari presidente dell’associazione Gli amici di Luca onlus.
Ventiseienne fiorentina, Federica Cucchi entra in coma il 18 marzo 2011 per un’embolia polmonare e sta ora cercando lentamente di riappropriarsi della propria vita, dopo il suo “risveglio” e i tanti mesi trascorsi alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna, l’innovativa struttura pubblica dell’Azienda USL di Bologna, voluta dall’Associazione degli Amici di Luca e dedicata appunto alle persone con gravi cerebrolesioni, in stato vegetativo o con esiti di coma.
«Durante il coma – racconta Federica Cucchi in Testimoni di un risveglio- ricordo che le persone a me care mi parlavano e sognavo di essere in una grande piscina con chi amavo, in particolare mio zio e miei cugini. Mi sono risvegliata una mattina che mi facevano “fisioterapia” e mia nonna è entrata in stanza e io ho fatto il “labbrino” come per piangere, così tutte le infermiere sono scappate via perché si erano commosse. (Almeno da quello che ricorda sempre la nonna io purtroppo questo particolare non me lo ricordo!). La prima parola che ho pronunciato è stata “Nonna”. Quasi sveniva per l’emozione e la felicità!!! Per 6 mesi sono stata in carrozzina, mi sentivo molto depressa,volevo morire. Ma ora sono qui più forte di prima. Pronta a spaccare il mondo a reagire alla vita. Appena parlerò e scriverò meglio (per adesso scrivo al computer) mi voglio iscrivere a “Scienze Infermieristiche”. Affiancata da mia nonna, da mia mamma e dalla mitica Mariarosaria sono tornata alla vita quotidiana, fatta di svariate attività come il coro, il teatro, la Misericordia come volontaria, gli Sbandieratori, il corso di canto e ballo all’Assca l’anno scorso. Mi aspetto di tornare come prima, anzi come dicevano a Bologna… MEGLIO DI PRIMA e sto facendo tutto il possibile per riuscirci. Intanto ho tanta buona volontà e determinazione componenti fondamentali per una buona riuscita. È un buon risultato per una che doveva restare un vegetale tutta la vita!».
Con il musicoterapista e l’ operatore teatrale – scrive nella prefazione Maria Vaccari - venivi stimolata soprattutto nell’ambito della tua esperienza passata come tamburina begli sbandieratori di Firenze. Quante volte il battito del tamburo ha risuonato per richiamarti…e tu l’hai sentito”.
Siamo molto contenti per Federica – scirve nel libro Fulvio De Nigris - e la sua gioia è unita alla nostra. Non per tutti è così ma il suo ritorno, la sua scrittura terapeutica serve a lei e servirà a uqanti aspettano un risveglio. Lei dice che è tornata meglio di prima. Noi prima non la conoscevamo. L’abbiamo conocsciuta dopo, ma ci basta il ‘ meglio di ora’ ’”.
Le vendite del libro serviranno a sostenere l’Associazione degli Amici di Luca nelle attività alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris.
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